Una nuova sfida
A new challenge

Barbara Meini
Caporedattore del Comitato Unico Editoria Sifo


Misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è.
(Galileo Galilei)

Partiamo dalle conclusioni di uno degli articoli originali pubblicati in questo numero, per parlare non tanto di sperimentazione clinica sull’uomo, quanto di ricerca in senso lato.
La medicina basata su prove di efficacia (Evidence-Based Medicine, EBM) si fonda su analisi matematiche che stimano i rischi ed i benefici a cui è esposto un campione altamente selezionato di pazienti, che viene trattato in condizioni strettamente controllate.
Ma questo che valore ha per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale?
È di fronte a questo interrogativo che non bisogna cedere alla convinzione comune che la ricerca è solo quella promossa dall’Industria e che possa essere condotta solo da pochi nelle strutture ospedaliero-universitarie o negli IRCCS.
Quello che come operatori del SSN dobbiamo perseguire è l’ideazione e la conduzione di una “ricerca utile”, che: risponda ai problemi che riguardano malattie a maggior impatto ed alle priorità del malato; procuri un guadagno informativo clinicamente significativo, aggiungendo qualcosa a quello che già sappiamo; abbia un impatto sulla pratica clinica; sia fattibile e riproducibile.
Solo così potremo contribuire fattivamente per rivedere i profili di cura secondo prove di efficacia che confrontino testa a testa trattamenti con indicazioni identiche o sovrapponibili, ma anche sostenere l’innovazione terapeutica ed orientare l’accesso delle nuove tecnologie, ottimizzando l’utilizzo delle risorse assistenziali.
La nuova sfida che ci aspetta è quella di passare dalle valutazione di Health Technology Assessment (HTA), Budget Impact Analysis (BIA), Cost Effectiveness Analysis e dai Big Data alla Real Word Evidence e all’Outcomes Reasearch.

Buona lettura!