Il mondo che verrà
How we will treat patients in the future

Barbara Meini, Silvano Giorgi
Caporedattori del Comitato Unico Editoria Sifo


I primi anni duemila sono stati caratterizzati da cambiamenti epocali in campo farmacologico. L’arrivo della target therapy ha radicalmente cambiato l’approccio terapeutico per numerosissime patologie, portando con sé, oltre ad un modo nuovo di fare terapia, un grosso problema di sostenibilità.
Da anni nella comunità  scientifica è in atto un vivace dibattito circa il collegamento fra sostenibilità, spesa ed esiti.
Al di là dei principi etici che ognuno di noi può avere, non vi è dubbio alcuno che qualche riflessione, sull’opportunità o meno di garantire a tutti l’accesso a terapie altamente costose con guadagni di sopravvivenza in certi casi minimali, vada fatta. Tale riflessione porta inevitabilmente al concetto di appropriatezza, che è sfociato nel sistema dei Registri AIFA. Sistema complesso ed impegnativo, in particolare modo per noi farmacisti, che però è stato in grado di garantire appropriatezza di uso, permettendo l’accesso ai farmaci in maniera mirata.
Grazie a questo, nonché all’impegno profuso dai professionisti sanitari, noi per primi, il Sistema ha retto. Questo ha permesso di garantire il diritto di cittadinanza per ogni cittadino, diritto strettamente legato all’equità di accesso ai farmaci.
In altre parole è stata garantita l’innovazione terapeutica a quanti ne avevano reale necessità.
Ma cosa è innovazione? Anche qui qualche domanda e qualche riflessione va fatta.
L’innovazione va intesa come un investimento oppure solamente come un costo?
Riflettere su questo diventa fondamentale in questo secondo decennio del ventunesimo secolo, nel quale dovremo affrontare sfide che, al cospetto di quelle vinte nel decennio precedente, appaiono spropositatamente grandi. L’arrivo di nuovi farmaci sconquasserà il Sistema, al punto di far tremare quanti dovranno governarlo. I nuovi farmaci saranno ancora più mirati, frutto dell’affermazione di nuove specializzazioni mediche quali l’immunoterapia e la terapia genica.
Ecco che in questo nuovo contesto sarà fondamentale ragionare a fondo sul sistema dei biomarcatori, che permetterà una selezione certa dei pazienti da sottoporre a tali terapie.
Per contro si intravede un radicale cambiamento del decorso di molteplici patologie.
Eccolo il mondo che verrà, caratterizzato della risoluzione di malattie fino ad oggi croniche, dalla cronicizzazione di patologie fino ad oggi a bassa sopravvivenza, quali quelle oncologiche-ematologiche.
Noi farmacisti dovremo essere in grado di comprendere bene questi nuovi scenari che vivremo nel breve  periodo.
Per questo ci dobbiamo far trovare pronti per affrontare al meglio il mondo che verrà.