Interazioni tra farmaci nei pazienti cronici: strumenti e proposte
per l’appropriatezza e il corretto utilizzo delle terapie
nella provincia di Ferrara
Interazioni tra farmaci nei pazienti cronici: strumenti e proposte
per l’appropriatezza e il corretto utilizzo delle terapie
nella provincia di Ferrara
Marcello Delfino, Angela Benini, Marcella Barotto, Sofia Castellani, Anna Campi
Riassunto. Introduzione. Nella pratica clinica le interazioni tra farmaci rivestono una rilevante importanza: infatti in molti casi i pazienti sono esposti a inutili rischi dovuti alla politerapia, ovvero assunzione di più farmaci noti per interagire fra di loro in modo negativo. Il fatto che molte delle interazioni tra farmaci siano note, quindi prevedibili, le può rendere evitabili. È noto che l’uso di più di cinque farmaci si verifica nel 20-40% dei pazienti ultrasessantacinquenni. La letteratura evidenzia che tali studi sono condotti prevalentemente su pazienti ospedalizzati. Proprio per quest’ultimo motivo vi è l’esigenza di studiare l’impatto delle interazioni farmacologiche nei pazienti extraospedalieri o ambulatoriali. Lo scopo dello studio condotto presso l’AUSL di Ferrara, nell’ambito dei progetti di Farmacovigilanza Attiva approvati da AIFA, è fornire uno strumento utile al Medico di Medicina Generale (MMG) per identificare i potenziali rischi dovuti ad eventuali effetti avversi derivanti dalle interazioni di terapie farmacologiche in pazienti in politerapia. Questo percorso consente al clinico di valutare ed eventualmente modificare la terapia nell’ottica dell’ottimizzazione del sistema di cura e di prevenire il danno da interazione tra farmaci nella popolazione assistita.
Materiali e metodi. Allo scopo di individuare i pazienti a rischio di «potenziali» interazioni farmacologiche (IF) clinicamente rilevanti (controindicate e maggiori) che possono mettere a rischio la vita del paziente, è stato eseguito il record-linkage dei dati di prescrizione relativi agli assistiti «eleggibili», estratti dalla banca dati delle prescrizioni farmaceutiche territoriali (AFT) dell’AUSL di Ferrara, comprensivi dell’Erogazione Diretta (ED) e della Distribuzione per Conto (DPC), con la banca dati delle interazioni farmacologiche fornite da Micromedex Drug-Reax® di THOMSON REUTERS. Sono stati prodotti ed inviati periodicamente ai MMG tabulati personalizzati per medico e paziente, ed aperti tavoli di confronto con i MMG nel corso di audit dedicati.
Risultati. Sono state rilevate tutte le potenziali IF (Anno 2011), in particolare si evidenzia che le IF controindicate rappresentano lo 0,4%, le maggiori il 17,8%, le moderate il 77,4% e le minori il 4,4%. Dalla valutazione emerge che i farmaci con il maggior numero di potenziali interazioni sono: SSRI (escitalopram, sertralina, citalopram, paroxetina), SNRI (venlafaxina) e farmaci che intervengono nel meccanismo della coagulazione (acido acetilsalicilico, warfarin, ticlopidina, enoxaparina, clopidogrel). Rapportando le interazioni maggiormente rilevate con le DDD prescritte per singolo farmaco si osserva che molecole come amiodarone, sodio alginato/potassio bicarbonato, warfarin, clopidogrel, presentano il maggior rischio di potenziali interazioni.
Conclusioni. Lo studio condotto presso l’AUSL di Ferrara permette la rilevazione delle «potenziali» IF nelle prescrizioni farmaceutiche e consente al clinico, attraverso lo strumento dei tabulati personalizzati, la rivalutazione delle terapie nei pazienti a rischio. Fornisce, inoltre, un utile spunto di collaborazione fra professionisti sanitari nell’intento di migliorare la sicurezza delle terapie a tutela della salute del paziente.
Parole chiave: Politerapia, interazione farmacologica, reazione avversa a farmaci.
Abstract. Drug interactions in chronic patients: tools and proposals for the suitability and proper use of therapies in the province of Ferrara.
Introduction. In clinical practice, drug-interactions could be of great importance as they expose patients to avoidable risks, specifically in those conditions requiring polytherapy, which are obviously more frequent in elderly population (up to 40% of those ≥65 years). Available studies are primarily on hospitalized patients. The impact of drug-interactions (IF) in outpatients has been analysed in this study conducted by AUSL of Ferrara, under the «Active Pharmacovigilance» projects approved by Italian Regulatory Agency of Medicines (AIFA), aimed to provide read-to-use information to General Practitioner (MMG).
Materials and methods. In order to identify at risk patients of «potential» clinically relevant drug-interactions (contraindicated and major) that can endanger patient's quality of life/care, a record-linkage was performed using outpatient prescription data from the province of Ferrara (AFT + ED + DPC) with drug-interactions database. Reports of drug-interactions were obtained and periodically mailed to prescribers and the results have been discussed in practitioner meetings.
Results. Potential drug-interactions detected with the computerized interaction detection system were classified
according to clinical relevance: contraindicated 0,4%, major 17,8%, moderate 77,4%, and minor 4,4%. Expectedly, more frequently involved drugs correspond to those prescribed for more common problems in the elderly: acetylsalicylic acid, warfarin sodium, amiloride-hydrochlorothiazide combination, amiodarone, anti-depressants, clopidogrel.
Conclusion. The study conducted by AUSL of Ferrara allows «potential» drug-interactions recording in drug prescriptions and allows the clinician to reassess therapy at risk patients and make the necessary adjustments. Moreover, it also provides an useful starting point for collaboration between health care professionals to monitor more closely patients with politherapy and to increase drug safety.
Key words: Politherapy, druginteraction, adverse drug reaction.