Il rischio da interazione tra farmaci nell'anziano in politerapia cronica: primi risultati di un progetto di farmacovigilanza attiva
della Regione Liguria
Il rischio da interazione tra farmaci nell'anziano in politerapia cronica: primi risultati di un progetto di farmacovigilanza attiva
della Regione Liguria
A cura della Rete Regionale di Farmacovigilanza della Liguria, Centro Regionale di Farmacovigilanza ed Informazione Indipendente sul Farmaco Liguria
Riassunto. Introduzione. Alla crescente preoccupazione per i rischi potenzialmente collegati alla politerapia nella popolazione anziana, anche per il contributo di interazioni farmacologiche (IF), corrisponde una letteratura che solo molto raramente ne documenta la rilevanza a partire dalle pratiche quotidiane dei Medici di Medicina Generale (MMG) e degli specialisti. Le caratteristiche demografiche della Regione Liguria, che ha un profilo di distribuzione della popolazione anziana comparabile a quello atteso per l'Italia nel 2027, rende l'analisi dei suoi database prescrittivi particolarmente informativa.
Materiali e metodi. Sono state selezionate tutte le ricette SSN spedite nelle farmacie delle ASL liguri nell'anno 2009 secondo i seguenti criteri: assistiti ultrasessantacinquenni, terapia con almeno 8 farmaci e prescrizione nell'arco di 30 giorni. Le prescrizioni sono state rese anonime ed inviate ad una software house, che ha elaborato le prescrizioni farmaceutiche, facendone l'incrocio con database dedicati alla informazione sui farmaci, per individuare le potenziali IF riguardanti tutta la popolazione ligure. Sono state considerate più specificamente le IF maggiori e controindicate.
Risultati. Delle circa 18 milioni di ricette del 2009, circa 600.000 erano attribuibili a pazienti coincidenti con i criteri di inclusione. La percentuale dei pazienti potenzialmente a rischio di interazioni avverse maggiori è risultata essere del 34,3%, per le controindicate del 3,1%. Il numero di potenziali IF per gravità risultava per quelle maggiori del 18% e per quelle controindicate, dello 0,6%. Sulla base dei risultati dell'analisi si è attivato un progetto di aggiornamento e formazione con MMG, Farmacisti, Farmacologi, Geriatri.
Conclusioni. Il Farmacista si trova ad un incrocio particolarmente stimolante per promuovere studi di farmacovigilanza, che combinino l'approccio descrittivo di questo rapporto preliminare, con quello analitico che può esplorare gli aspetti più clinico assistenziali dei problemi, lavorando in stretta integrazione con i database dei MMG.
Parole chiave: politerapia, interazioni, anziano, farmacovigilanza, MMG.
Abstract. The risk of drug-drug interactions in the elderly chronic polytherapy: first results of a project of active pharmacovigilance of the Liguria Region
Introduction. Despite the increasing attention translated into repeated warning and recommendations aiming to minimize the risk of potentially dangerous interactions of polytherapy in the elderly population, there is a substantial lack of information on the attributable risk based on data reflecting the routine prescribing activity of general practitioners. The demographic characteristics of the Liguria Region (with an age profile which coincide with the country-wide projections for 2027) make in this sense specifically interesting an analysis of the administrative database of the prescriptions of this Region.
Materials and methods. All drug prescriptions covering the elderly population of Liguria in the year 2009 were considered, with the specific aim of a focus on patients exposed to 8 chronic therapies over a period of 30 days. The anonymised records were cross-checked (via a dedicated software) with database widely utilized in pharmacy practice as a source of drug information on drug-drug interactions. These latter were stratified according to their potential severity into major and contraindicated.
Results. Out of the up to 18 million prescriptions, approximately 600,000 coincided with the criteria of inclusion. Up to 34.3% of patients were identified as at risk of major, and 3.1% of contraindicated interactions (corresponding to frequencies of 18% and 0.6% respectively of the denominator of prescriptions). Based on these results, a series of interactive seminars has been activated in the framework of the program of permanent education with GPs, pharmacists, geriatricians, pharmacologists.
Conclusions. The area of pharmacovigilance on the risk of interactions in the elderly population should be considered one of the most stimulating, and at the same time more easily accessible, scenarios for enriching the role and developing the clinical-epidemiological competences of the pharmacist.
Key words: polypharmacy, interactions, elderly, pharmacovigilance, GPs.