Leucoencefalopatia posteriore reversibile, una nuova rara tossicità correlata alla gemcitabina: descrizione di un caso clinico

Pasquale Cioffi, Lucio Laudadio, Caterina Di Fabio, Iolanda Grappasonni, Fabio Petrelli, Antonio Nuzzo

RIASSUNTO: La gemcitabina è diffusamente usata come agente chemioterapico per il trattamento di numerose forme tumorali. Anche se questo analogo nucleosidico è strutturalmente molto simile alla citarabina, la sua tossicità sul sistema nervoso centrale raramente è stata riscontrata. La leucoencefalopatia posteriore reversibile (RPLS) è una sindrome caratterizzata da uno quadro clinico-radiologico reversibile che è stata associata all’uso di alcuni chemioterapici e più recentemente delle nuove «targeted teraphy».

Metodi e Risultati. Riportiamo la descrizione di un caso, osservato presso l’ospedale di Lanciano, di una donna di 41 anni affetta da leiomiosarcoma a cui è stato diagnosticato RPLS in seguito a trattamento con gemcitabina. Il nostro caso rappresenta il settimo case report pubblicato di questa particolare tossicità. Gli algoritmi di Naranjo e Jones, strumenti semplici per determinare l’eventuale rapporto causale ADR-farmaco, suggeriscono una diretta correlazione causale.

Conclusioni. RPLS è probabilmente una rara complicanza da gemcitabina, di cui l’oncologo dovrebbe prendere in seria considerazione, perché RPLS è reversibile se viene curata la temporanea ipertensione o viene rimosso l’agente causale. Ma, se si sbaglia a riconoscere rapidamente la sindrome e non si rimuove la causa scatenante, può causare danni permanenti al sistema nervoso centrale o la morte.