Il farmacista come promotore e coordinatore delle informazioni indipendenti: gli studi INFANT (INformazioni sui FArmaci e Nuovi Trattamenti) per valutare l'efficacia di una nuova modalità di informazioni sui farmaci a favore dei nuclei di cure primarie

Gruppo di Studio INFANT

Riassunto. In questa ricerca si voleva testare quale fosse in Italia la fattibilità e l’efficacia di un programma di informazione sui farmaci rivolto ai medici di medicina generale (MMG) e realizzato da farmacisti nell’ambito delle Aziende Sanitarie territoriali, utilizzando materiale informativo evidence-based sviluppato ad hoc. Materiali e metodi. I Nuclei di Cure Primarie (NCP) di 5 Aziende Sanitarie dell’ Emilia-Romagna sono stati randomizzati a incontri informativi su 2 diversi argomenti. Durante ciascun incontro sono stati presentati una brochure informativa («Pacchetto Informativo») e i dati di prescrizione del NCP. Gli incontri sono stati condotti da farmacisti formati ad hoc e supportati da referenti clinici dei NCP. In un primo ciclo d'incontri sono stati discussi due argomenti ampi (ipertrofia prostatica benigna e osteoporosi), utilizzando Pacchetti Informativi piuttosto estesi che valutavano le prove disponibili su diversi
farmaci; viceversa in un secondo ciclo di incontri sono stati discussi due argomenti più focalizzati, utilizzando pacchetti informativi che trattavano di farmaci singoli come esempi di farmaci me-too (l’antibiotico prulifloxacina e il calcio antagonista barnidipina).
Risultati. La partecipazione agli incontri informativi è stata di circa l’80%, con un elevato apprezzamento da parte dei medici; un’ampia maggioranza dei MMG ha considerato le
informazioni ricevute «molto» o «abbastanza» complete, equilibrate e utili. Diversi indicatori di prescrizione sono variati in modo statisticamente significativo.
Conclusioni. In Emilia-Romagna, regione dove il ruolo dei farmacisti come facilitatori dell’informazione è consolidato e dove esiste una tradizione nell’informazione fornita all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, la fattibilità e il grado di accettazione di programmi di informazione «indipendente» sono elevate. Sebbene si evidenzi l’importanza di un contesto ambientale e organizzativo favorevole, questa ricerca mostra che interventi informativi focalizzati possono determinare effetti potenzialmente ampi utilizzando le risorse disponibili, e fornisce quindi un importante supporto a tali interventi realizzati nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, orientati alla produzione e implementazione di informazioni «evidence-based» nel più ampio contesto dei programmi di educazione continua, utilizzando incontri a piccoli gruppi e tecniche di audit & feedback.